Descrizione Intervento
Crocifisso ligneo policromo (provincia di Verbania)
(Restauro eseguito su progetto approvato dalla Soprintendenza)
Epoca: ultimo quarto XV secolo.
Stato di conservazione: presenza di lacune strutturali nella croce, degrado della policromia, numerose ridipinture non consone al manufatto.
Restauro: consolidamento e trasporto in laboratorio, pulitura della croce con solvente, rimozione delle ridipinture del Cristo morto mediante azione meccanica (bisturi), fino allo strato seicentesco*, consolidamento strutturale della croce e integrazione delle parti mancanti, integrazione della policromia**. Il Crocifisso non è più stato ricollocato sul pulpito, ma si è deciso di riposizionarlo nella sua sede originaria, l’architrave sopra il presbiterio.
*Si è scelto, in accordo con gli organi di tutela, di mantenere il secondo strato pittorico (risalente all’inizio del XVII secolo), in quanto lo strato originale, tardo quattrocentesco, si presentava irrimediabilmente compromesso, se non del tutto assente, nei numerosi saggi che sono stati eseguiti). Ripristinare la policromia originale avrebbe significato stravolgere completamente la leggibilità dell’opera a danno dei fedeli e di tutti coloro che ne avrebbero fruito dopo il restauro.
**Laddove le lacune nella policromia lasciavano emergere direttamente il legno, si è scelto, sempre in accordo con gli organi di tutela, di utilizzare una particolare tecnica di rigatino che consiste nell’accostare i sottili tratti di colore direttamente sul legno (e non sulla preparazione di gesso) in modo da diminuire la differenza cromatica tra la policromia e il legno, ma lasciando comunque intravedere quest’ultimo.